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Giulio Tamburrini (Atina, 1930 - Roma, 2007), scultore, alla intensa attività artistica iniziata quando era ancora giovanissimo, ha sempre affiancato l'insegnamento in accademia, svolto per oltre trent'anni.

Per le sue creazioni innovative e introspettive ha ricevuto consensi e riconoscimenti dalla critica e dal pubblico. Alla fine degli anni settanta fonda, assieme ad artisti di varie nazionalità, l' INISMO, movimento che propugna il superamento di tutti i codici al fine di conquistare all'arte una creatività assoluta e senza limiti.

Non c'è campo dell'arte figurativa in cui Giulio Tamburrini non si sia cimentato con successo, passando dalla scultura alla pittura, alla ceramica, al graffito policromo, frutto questo, di una tecnica originale e raffinatissima che mira a una vera e propria introspezione psicologica della realtà.

Con le sue opere esposte in oltre cento mostre, con i suoi monumenti e con il suo insegnamento, egli porta ovunque un messaggio di pace.

"Fare guerra alla guerra" è il motto di una vita vissuta all'insegna di una rara coerenza artistica e umana.

Le opere di Tamburrini si trovano nei musei di Boston, New York, Detroit, Toronto, Windsor Ontario, San Paolo, Buonos Aires, Monaco di Baviera; in Italia nel Museo d'Arte Moderna e contemporanea di Verona, nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, nell'Accademia di Romania a Roma. E' inoltre autore di Sculture-Premio tra cui: Il Microfono d'Argento, la Venere D'Argento per Miss Italia, il Premio Barendson, il Premio Eur 76.

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